E' la frase che mi rimane in testa dopo circa un'ora sdraiato immobile sul fianco destro (quello che mi fa ancora male dall'anno scorso, quando a momenti mi schianto un femore per fare il cretino, pensa te la figura se me lo rompevo dabòn). Stavo sdraiato in buona compagnia: altri 16 zombi della domenica come me, lì ad aspettare che la zombi Barbara riuscisse a fare la sua parte, ovvero sbavazzare e schiumare una specie di vomito finto fatto con fagioli, piselli e acqua di rubinetto. Il problema è che le era presa la ridarola e spruzzava quella delizia prima del tempo (perlopiù addosso all'attore protagonista e a un altro zombi defunto di fianco a me che rischiava i conati). E quindi andava rifocillata di vomito al suono della frase che dà il titolo a questo post.
Alla fine la scena è venuta benissimo e ci siamo alzati tutti in piedi per applaudire, noi 17 zombi (se non sbaglio), di tutti i colori: grigi, verdi, rosati, blu puffo, fucsia, mimetici. C'era una zombi infermiera, uno zombi meccanico, io che facevo lo zombi orchestrale (ma va?), michael jackson e alcuni punk, più il protagonista non zombi, il regista, l'aiuto, il ciakista (se si dice così) e la mamma e le zie del regista che giocavano a carte dietro la siepe. Non le vedevamo ma si sentivano. Ci siam guardati e abbiamo tutti sorriso, per la millesima volta da stamattina.
E' bello trovare persone che amano gli zombi e le proprie passioni.
Stasera poi ho visto un video che la mia web-amica Ross ha fatto tutto da sola: animazione, montaggio e musica.
E' bello trovare persone che amano l'ukulele, il pongo e le proprie passioni.
Che bello.
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